Scopri la guida semplificata al Piano Transizione 5.0, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Un’opportunità unica per accelerare la transizione digitale ed ecologica delle aziende italiane!
Come accelerare la tua transizione digitale ed ecologica?
È ora di agire per essere competitivi, ma prima bisogna capire: quali sono le informazioni attualmente disponibili? E soprattutto, perché stiamo ancora attendendo il decreto attuativo? Scopri come sfruttarlo al massimo in 12 pillole informative.
1. Il Fine
Nel biennio 2024-2025 il Piano Transizione 5.0 mette a disposizione 6,3 miliardi di euro sottoforma di credito d’imposta alle aziende per stimolarle sia a digitalizzarsi sia a ridurre i propri consumi energetici e conseguentemente il proprio impatto ambientale.
2. A chi è rivolto
Imprese che:
- investono in progetti innovativi in Italia finalizzati alla riduzione dei propri consumi energetici;
- rispettino le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Non contano né la dimensione, né la residenza, né la forma giuridica né il regime fiscale.
3. Gli esclusi
Non sono ammesse le aziende in stato di liquidazione o difficoltà finanziaria, né quelle che investono in progetti legati a:
- combustibili fossili;
- lo scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra oltre i limiti di riferimento;
- processi di raccolta e smaltimento di rifiuti;
- processi generanti scorie classificate come rifiuti speciali pericolosi;
- beni gratuitamente devolvibili;
4. Le spese necessarie
L’investimento obbligatorio è l’acquisto di nuovi beni materiali o immateriali (i.e., macchinari, componenti di macchinari per fare un revamping, software) elencati negli allegati A e B del Piano Transizione 4.0. I beni devono:
- rispettare i vincoli presenti nel Piano 4.0;
- garantire un risparmio energetico.
5. Le spese accessorie
All’acquisto di uno o più beni 4.0, possono essere aggiunte all’investimento incentivabile le seguenti spese:
- sistemi per la produzione di energia rinnovabile, ad eccezione delle biomasse;
- formazione del personale per acquisire o consolidare competenze per la transizione energetica e digitale dei processi produttivi.
6. Requisiti minimi di risparmio energetico
Almeno uno dei beni oppure l’insieme dei beni 4.0 deve comportare una riduzione dei consumi energetici del:
- minimo 3% se relativo ai consumi della “struttura produttiva”;
- minimo 5% se relativo ai consumi del “processo produttivo” interessato dall’investimento;
Se oltre al bene 4.0, viene acquistato un software di monitoraggio energetico senza connessione verso il campo, la spesa è comunque soggetta allo sgravio fiscale.